L'uomo della luce e dell'oscurità

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    Per cause varie non riesco a reperire una mia vecchia fanfic ma ho deciso di postare il prologo(in quanto non c'entra nulla con la fanfic) cosi che io possa scrivere altre storie su il mio original character.

    Attenzione: Io, in quanto scrittore di queste storie e creatore del personaggio sono onnisciente su esse. Qualsiasi cosa io decida di scrivere nella storia e fuori dalla storia non si stanno contraddicendo, ma semplicemente quello che viene scritto nella storia è ciò che voglio che percepiate. Grazie per l'attenzione.

    CITAZIONE
    Prologo: Un nuovo personaggio, un nuovo destino.
    All'inizio c'erano solo il bianco e il nero, col tempo crearono due Entità: Luce e Oscurità. Queste due non andavano d'accordo: cosi nacque il conflitto e con essa la guerra. Dai loro scontri si generò una nuova energia, da quell'energia si crearono spazi vuoti: cosi nacquero gli universi. Dalle loro ferite si creò la materia: cosi con i millenni nacquero le stelle e i pianeti. Le Entità non poteva controllare perfettamente i loro poteri, cosi le loro energie venivano dispersi negli universi. Piano piano le energie si condensarono: cosi nacquero la vita e gli esseri viventi. Le entità capirono che gli esseri viventi erano fonte di enorme potere e decisero di soggiogarli attraverso i loro poteri: cosi nacque la beatitudine e il desiderio. Alcuni esseri era capacita di elevarsi agli altri e assumere il controllo: cosi nacquero l'intelletto e il peccato. Le entità iniziarono a pianificare di far combattere gli esseri senzienti poiché erano dotati di grandi capacita combattive: cosi nacquero la morte e la sofferenza. Il tempo passava, ogni nuovo fedele li rendeva più forti, ogni fedele perso li rendeva più deboli: cosi nacque la forza, cosi nacque la debolezza. Inevitabilmente alcuni universi iniziarono a distruggersi, per ogni universo distrutto un lungo e penetrante brivido passo per tutto il corpo delle Entità: cosi nacque la concezione e paura per la fine. Allora le Entità decisero di fare una tregua: cosi nacque la pace ma ben presto incontrò la sua fine....

    Con paura della loro fine si iniziò a percepire lo scorrere di qualcosa di più antico delle Entità: il Tempo. Non si aveva mai fatto caso di quanto fosse durato il loro conflitto, era veramente lungo. Cosi lungo che la creazione dei nuovi universi sarebbe continuato ancora allungo prima che loro inizino a decadere, ma loro non lo sapevano poiché avevano una nuova minaccia a cui pensare: i Caos. I Caos erano esseri senzienti che avevano assorbito una dei due tipi di energie degli universi distrutti, erano dotati di grandi poteri con l'attributo dell'energia assorbita: Luce o Oscurità. Nonostante pensavano di agire di propria volontà, in realtà inconsapevolmente erano pieni di rancore dei abitanti di quegli universi verso le Entità perciò iniziarono a distruggere universi inconsapevoli di farlo per vedetta invece che per gli propri ideali. Per ogni distrutto indebolivano le Entità e aumentavano i poteri dei Caos, perché altro rancore veniva accumulato. Per affrontare il problema, poiché non erano in grado di interferire con gli universi direttamente, crearono ἀνήρ του φωτός και του σκότους che significava "Uomo della luce e dell'oscurità". Questa persona era in grado di uccidere istantaneamente i Caos e se era necessario persino disintegrare un intero universo e assorbirne tutta l'energia per impedire la creazione di altri Caos. I Caos tentarono di fermarlo attraverso una nuova forza: Gli Spettri. Gli Spettri era esseri senza anima, fatti di sola energia, la loro forma e i loro poteri era in base al loro tipo e il loro attributo era in base al loro padrone. Ma nonostante fosse una forza temibile, nulla era in confronto all'Uomo della luce e dell'oscurità tanto da spaventare le Entità che per paura che la loro creatura gli si rivoltassero contro limitarono i suoi poteri. La scelta fu un vero errore, lui non riusciva più a sconfiggere i Caos che riuscirono a portare molta più distruzione, le Entità dovevano trovare in fretta la soluzione senza mettere a rischio la loro esistenza. Alla fine decisero di dividere i suoi poteri in tre parti, cosi non avrebbe rischiato di avere troppo potere ma avrebbe lo stesso buona parte dei poteri di una volta. La soluzione era giusta ma accade un incidente: l'uomo inizio ad avere personalità e volontà propria. Con la capita di decidere poteva liberare tutto il suo potere per un breve periodo, ma ad un prezzo: il suo corpo sarebbe stato danneggiato e sarebbe voluto molto tempo e dolore per guarire del tutto. Nonostante ciò Le Entità volevano prendere più precauzioni possibile, poiché era diventato un essere senziente lo costrinsero a vincolarono ad un patto: doveva adempiere al motivo per cui era stato creato e il suo potere finale poteva essere usato solo in condizioni di estrema necessità. Il tempo passò, lui fece molte avventure dove venne conosciuto come Andrea, passò per molti universi i quali avevano regole diverse, i suoi poteri erano fatti per adattarsi a tali regole ed era capace di imparare molto in fretta semplicemente con l'intuito. Ma un fatto gli era oscuro, soffriva di amnesia, non riusciva mai a ricordare i legami che aveva stretto con le persone, non ne capiva il motivo e ne soffriva moltissimo. Ma era costretto a non demoralizzarsi a causa del patto, lo vincolava a continuare fino alla sua fine....

    Sicuramente una persona con una storia molto triste, ma per conoscerla veramente potrei raccontavi una delle sue avventure...
     
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