Proibire la violenza contro le donne negli anime, manga e videogiochi.

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    CITAZIONE (SpearOfLies @ 18/2/2016, 23:36) 
    Potrei dire molto su quanto sia disgustoso un opera che prenda lo stupro come una buona cosa(non ne ho mai provato uno), ma trovo più disgusto coprire gli occhi alle persone solo per evitare che commentano atti del genere quando è molto più utile sensibilizarli su quanto sia disgustoso o sbagliato.

    exactly :sese:
     
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  2. Sho
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    CITAZIONE (SpearOfLies @ 18/2/2016, 23:36) 
    Potrei dire molto su quanto sia disgustoso un opera che prenda lo stupro come una buona cosa(non ne ho mai provato uno), ma trovo più disgusto coprire gli occhi alle persone solo per evitare che commentano atti del genere quando è molto più utile sensibilizarli su quanto sia disgustoso o sbagliato.

    Sensibilizzare è una cosa... E non ha niente a che fare con tutto questo.
    Il problema è che in questi giochi i ragazzi (ho la pelle d'oca per quello che sto per dire... Ma è così...) si eccitano nell'atto di stuprare delle donne! Perché il gioco ti porta a questo... Il ragazzo, eccitato dall'esperienza videoludica, potrebbe sentire la voglia di poterlo replicare nella realtà, e questa voglia alcuni se la levano in un modo e alcuni in altri modi.
    Lo stesso per gli anime, puoi raccontare una storia anche senza renderla volgare o stucchevole.

    Bisognerebbe guardare il problema non come amanti di anime e videogiochi, ma dal punto di vista del buon padre di famiglia. Allora capiremmo tutti che certe cose non hanno senso, o che almeno sarebbe meglio evitarle.

    E non si tratta tanto di censura, ma di fare qualcosa più di qualità senza bisogno di certe scene per attirare l'attenzione dell'adolescente (e non solo) ingrifato.
     
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  3. Sam•
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    Quoto assolutamente tutto quello scritto da Sho.

    Io non credo si tratti di sensibilizzare. Nel momento in cui questi atti orribili vengono messi come scopo di un gioco oppure inseriti come scene che si potevano benissimo evitare, beh allora non credo si tratti proprio di sensibilizzazione.
    Non si tratta tanto dell'affrontare il tema della violenza, ma piuttosto il modo in cui questa viene trattata.
     
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    Esattamente!! Condivido su tutto.

    Ci sono sicuramente altri modi per portare avanti campagne di sensibilizzazione verso questo tema, ma sviluppare una storia del genere e con la possibilità di "viverla" in prima persona, come detto da Sho potrebbe portare ad un effetto opposto, ed è orribile!
     
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    Io penso che se l'argomento viene trattato bene, a seconda del gioco, Anime o manga, allora può anche essere anche un modo per sensibilizzare (fino a un certo punto) il lettore o il videogiocatore.
    Dipende dal genere e dalla fascia di età a cui il prodotto punta.
    Se il manga è un seinen (o un gioco da 18 anni in su) allora viene messo in campo una violenza dura e cruda che se sviluppata in una trama buona, aiuta chi legge a farsi un quadro completo di quanto sia sbagliato e schifoso un gesto come quello.
    Non solo, prima mi pare Issio ha fatto l'esempio di Fairy Tail con Erza che viene torturata da Tartaros; essendo un manga rivolto ai ragazzi la scena è stata trattata con molta leggerezza, dove comunque la tomodachi power ha avuto la meglio. Anche se un esempio molto banale, chi legge si trova incontro alla propria protagonista che prende vergate dal cattivo di turno. Ed è per cattivo che e deve passare chi commette un atto del genere.
    Quindi, in questi ambiti non la vedo come una cosa che deve portare a male, ma solo che bisogna tenere presente che gli Anime e i videogiochi al giorno d'oggi sono una fonte di intrattenimento potentissima, per questo sensibilizzare attraverso questi canali non è una brutta idea.

    Edited by Shakalaka© - 19/2/2016, 00:59
     
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    Quello con cui mi trovo in disaccordo come anche Andrea, se ho ben interpretato le sue parole, è la disinformazione che ne deriverebbe dal non parlarne.
    Chiaro poi che scene, opere o qualunque cosa sia, degenerate o sessualmente deviate siano da evitare.
    I ragazzi che si arrapano nel vedere una donna che viene violentata beh... Sono casi clinici.
    o almeno spero :omg:
     
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    CITAZIONE (Sho @ 19/2/2016, 00:12) 
    Sensibilizzare è una cosa... E non ha niente a che fare con tutto questo.
    Il problema è che in questi giochi i ragazzi (ho la pelle d'oca per quello che sto per dire... Ma è così...) si eccitano nell'atto di stuprare delle donne! Perché il gioco ti porta a questo... Il ragazzo, eccitato dall'esperienza videoludica, potrebbe sentire la voglia di poterlo replicare nella realtà, e questa voglia alcuni se la levano in un modo e alcuni in altri modi.
    Lo stesso per gli anime, puoi raccontare una storia anche senza renderla volgare o stucchevole.

    Bisognerebbe guardare il problema non come amanti di anime e videogiochi, ma dal punto di vista del buon padre di famiglia. Allora capiremmo tutti che certe cose non hanno senso, o che almeno sarebbe meglio evitarle.

    E non si tratta tanto di censura, ma di fare qualcosa più di qualità senza bisogno di certe scene per attirare l'attenzione dell'adolescente (e non solo) ingrifato.

    Non farebbe alcun differenza se non censurare direttamente la pornografia, se sei padre/madre ovviamente vuoi che tuo figlio/a prenda la giusta strada, allora dovresti portargli un pò buon senso anziche andare a lamentarsi ovunque che la colpa è di altri. L'unico ambiente "sano e sicuro" è un ambiente in cui non abbiamo bambini ma manichi controllati dai genitori e la cosa meno sana e sicura è lasciar correre le cose perché sono bambini (quanto ho odiato quando le persone lo dicono).

    Edited by SpearOfLies - 19/2/2016, 01:16
     
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  8. B.R.S.
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    Sicuramente un argomento di difficilissima trattazione. Per quanto riguarda il quesito preso così di petto come viene proposto ("Proibireste anche solo l'accendo ad atti di violenza sessuale sulle donne in opere di fantasia?") la mia risposta è: no. E le mie motivazioni sono diverse.
    In promo luogo ho sempre trovato non solo sciocche, ma soprattutto DANNOSE, le soluzione stile "occhio non vede, cuore non duole", perchè il semplice fatto che l'esistenza di qualcosa venga taciuta non significa che esso smetta di esistere, anzi, si rischia di rendersi vulnerabili tramite l'inesperienza o l'ignoranza; come contrarre una nuova malattia, magari relativamente debole, ma esserne molto provati perchè in mancanza degli anticorpi.
    In secondo, e in questo caso, più importante punto, ritengo che censurare totalmente qualsivoglia accenno alla violenza (sessuale, ma anche non) sulle donne in opere di FINZIONE sia sbagliato soprattutto se è funzionale allo sviluppo costruttivo della trama, dello spessore intellettuale della storia, dell'apporto critico che essa può contribuire a dare. Posso con certezza dire che senza un qualche risvolto violento concerne un personaggio femminile, oggi saremmo orfani di alcune grandi opere del mondo dei manga e anime (porto queste due categorie come esempio centrale ritenendole le più vicine a tutti noi in questa sede).

    Per quanto riguarda invece il videogioco citato, "Rapelay", vorrei fare una menzione particolare sull'argomento, scusandomi se può sembrare offtopic rispetto al tema fulcro. La violenza sessuale sulle donne quale perno dell'INTERA storia, quale elemento che esiste come fine a se stesso, con nessun obbiettivo se non quello di mostrare l'abuso e per di più trarne piaciere o soddisfazione (che sia psicologica o fisica), la considero una cosa abominevole, poichè non comprendo come si possa ottenere appagamento da tale atto. Eppure, nel campo dell'animazione hentai professionale, o delle opere doujinshi, la violazione della donna è un tema ancora molto gettonato. Anzi, azzardo a dire in crescita, per quanto ho potuto osservare.
    Ma, ahimé, in questo caso la mia può essere presa al massimo come una condanna sul piano dei gusti, o della morale, essendo a proposito di qualcosa che "è fantasia".
    Per il momento "pensare" non costituisce un reato. E, tra i pro e i contro, spero continui a essere così.
     
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22 replies since 18/2/2016, 17:40   450 views
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