Sondaggio Writing Contest Agosto
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  • Un fuoco indomabile
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  • Agonia di una notte di luna piena
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Sondaggio Writing Contest Agosto

Tutti gli A-dreamer invitati

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  1. Alessio199
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    1° Scritto Demone Interiore:
    UCCIDERE UCCIDERE UCCIDERE

    Quella voce che ha iniziato a tormentarmi giorno dopo giorno, quella voce placabile solo da un tributo di sangue, quella voce che mi ha fatto diventare un mostro…



    Decima notte dopo la prima volta, hanno aumentato le guardie, ma ci sono ancora molti punti ciechi dove passare inosservato, il cielo nuvoloso è dalla mia parte. Spostandomi piano piano, arrivo alla casa della mia terza preda. Grazie ad un utensile apro la finestra di legno senza fare troppo rumore. Entro. Inizia a piovere. Maledico il cielo poiché avrò problemi poi a fuggire senza lasciare tracce. Mi muovo furtivamente verso il secondo piano. Mi avvicino alla camera da letto. Entro nella stanza. Guardo l’uomo sul letto.

    UCCIDI UCCIDI UCCIDI

    Un calore pervade nel mio corpo…

    Fuga. Ricordi fugaci. Perché sto fuggendo? Mi giro dietro un angolo. Respiro affannato. Guardo il terreno. Una pozzanghera. Un sorriso. Paura. La mia faccia? Allungo la mia mano. Sangue. Cosa ho fatto? Preoccupazione. E’-è la quarta volta? Ho ucciso di nuovo? Brividi. Chi sono? Cosa sono? U-un mostro?

    Faccio le faccende di casa. Passano delle guardie.
    “Buongiorno signorina Levisdaughter.”
    Si avvicina una delle guardie.
    “Buongiorno a voi, signor Neah.”
    La preoccupazione mi assale.
    “So che possa essere difficile per lei ma sono lieto di informarla che grazie alla quinta vittima siamo riusciti a trovare un indiziato per l’assassino di suo marito.”
    Quinta vittima? Conati di vomito. Per quale ragione questa guardia mi informa? Sospetto? O si diverte a vedermi soffrire?

    UCCIDI UCCIDI UCCIDI

    Di nuovo quella voce.
    “Ora me ne vado. Buona giornata, signorina Levisdaughter.”
    La guardia se ne andò.

    SANGUE SANGUE SANGUE

    Una pugnalata, un altra pugnalata e un’altra pugnalata ancora. Assaporo il sapore del sangue, sento il calore pervadere il mio corpo e do con forza un altro colpo. Questa bellissima sensazione calda che circola nel sangue.

    SANGUE SANGUE SANGUE

    Giornata calda. Sto facendo il bucato in riva al fiume. Sento dei passi. Due signore passeggiano sulla strada principale spettegolando.
    “L’atmosfera al villaggio è veramente macabra a causa dei recenti assassini”
    Brividi. Preoccupazione. Allerta.
    “Vero, vero. Ho sentito dalla mia vicina di casa che è la cugina della moglie del fabbro amico delle guardie che le 3 guardie scomparse sono state ritrovate vicino alla casa della terza vittima. Una cosa da pelle d’oca.”

    SANGUE SANGUE SANGUE

    Vomito in riva al fiume. Altre 3 persone? Inizio a tremare.
    “Povera la padrona di casa, dopo la perdita del marito ritrovarsi dei cadaveri vicino alla casa.”
    “Sarebbe stato meglio. Ho sentito che anche lei è sparita presa dall’assassino. Spero di non ritrovarmi il nono cadavere affianco casa. Mi vengono i brividi solo a pensarci.”
    Nono? NONO? NONO?! Ho ucciso già nove persone?

    DEMONE DEMONE DEMONE

    La paura mi assale. Scappo via dal fiume.

    Umido. Freddo. Le mie sensazioni. Febbre alta. Sono in mezzo ad una foresta. Come sono finita qui? Sto fuggendo? Mi hanno scoperta? Beh, sembra che non saprò mai la risposta dato che sto per morire. Mani calde forti con cura mi prendono. Svengo.

    Letto. Caldo. Sicuro. La febbre mi è passata. Mi guardo intorno. Un uomo. Guarda fuori dalla finestra con aria serena. Cuore. Forte. Gratitudine. Paura. Uccidere. Non.
    “Ti sei svegliata?”
    Lui. Avvicinarsi. Timidezza. Nascondersi sotto le coperte.


    Sono ancora a letto. A causa delle febbre ho perso la voce, ma non è un problema. L’uomo che mi ha salvato mi rassicura. Quella voce che continuava a tormentarmi sembra essere sparita. Finalmente sono libera da quella maledizione assassina. L’uomo entra nella stanza e mi guarda.
    “Oggi vuoi riprovare a fare qualche passo?”
    Il suo sorriso trafigge la mia anima. Annuisco, provo ad alzarmi e a fare qualche passo. Cado. Sento il corpo debole e pesante. Non ne capisco il motivo, ma non mi importa. Finché posso stare in questo posto sicuro tutto il resto non ha importanza. L’uomo di mi aiuta a tirarmi su e a rimettermi sul letto.
    “Forse non è ancora il momento. Le tue gambe ferite non sembrano ancora pronte per fare uno sforzo del genere”
    Gambe ferite? Cosa? Guardo le mie gambe. Sono ricoperte da varie ferite come di catene o simile. La cosa mi inquieta. Cosa è successo? Ricordi confusi.

    Sono vicino ad un fiume. Come sono arrivata qui? Sento il mio corpo strano. Mi avvicino al fiume per rinfrescarmi. Orrore. Cosa? Come è possibile? No! NO! Perché? Ricordi sconnessi. Cosa sono io? Un demone che si impossessa delle altre persone? Per questo ho il volto dell’uomo che mi ha salvato? Il corpo in cui ero non era il mio? Nooo. NOOOOO. NOOOOOOOOOO!

    DEMONE DEMONE DEMONE

    I ricordi riaffiorano.

    Sono riuscito a ritrovare la casa dell’uomo. Entro. Trovo il cadavere di una donna. Probabilmente il mio precedente corpo. Strappo il pugnale conficcato. Con sguardo vacuo lo guardo. Questo sarà il tredicesimo e ultimo cadavere che questo demone si prenderà. Con tutta la mia volontà mi taglio la gola.

    DEMONE DEMONE DEMONE


    2° Scritto Agonia di una notte di luna piena:
    Dopo la corsa sfrenata che lo aveva salvato dalla morte certa, dopo i graffi e le ferite causate dai rami appuntiti della foresta e dalle cadute fra le radici delle piante, finalmente ecco la quiete, la tranquillità.
    Stanco e spossato, Sheik pensò di non essersi mai trovato in una simile situazione. Ma ora era tutto finito, era solo un ricordo, un ricordo al quale sorridere, pensando di potersi raggomitolare nella salvezza. Un passo, poi un altro, un altro strato d'erba che si abbassava sotto i suoi piedi.
    Allargò le braccia, portò le mani ai capelli e se li spettinò, inutilmente, perché subito tornarono al loro posto, come mossi da un'innocua folata di vento. Fu un istante, un bagliore della luce della luna, che gli illuminò la chioma, di un celeste pungente, come se fosse quello il centro della luce che illuminava il cielo quella notte. Bastò una nuvola e tutto ritornò come prima, argenteo, immobile. Avanzò ancora, lo sguardo fisso nel vuoto, il naso freddo, umido, come le foglie bagnate dalla brina che pendevano insicure dall'albero, sotto il quale decise di sedersi, ben lontano dalla foresta. Ora davanti a sé vedeva una radura infinita, un susseguirsi di colori sfumati dalla nebbia che si acciuffavano e subito ritornavano all’inseguimento di altri colori, altre sensazioni. Lui si trovava lì, a recuperare il fiato, mentre suo zio, il re normanno Riccardo d'Inghilterra, era impegnato a Gerusalemme nella Terza Crociata per riconquistare la città e contrastare i successi del Saladino.
    Staccò un pezzo di corteccia e se lo rigirò fra le dita gelate, mentre era immerso nei suoi pensieri, come era solito fare quando era nel suo Paese. Era un po' di tempo che non si concedeva qualche attimo per rilassarsi, farsi guidare dalla mente e togliersi di dosso tutte quelle ansie che lo perseguitavano. Non era mai stato un ragazzo che si faceva troppi problemi, si accontentava di ciò che aveva, magari sì, poteva essere contrario a qualcuno o qualcosa, ma quello che pensava lo teneva dentro, racchiuso nel cofanetto dell'asocialità. Ora che era lui, solo, a parlare con sé stesso, i sentimenti venivano a galla. Nostalgia. Questo sentiva. La nostalgia di casa.
    Non c’era più nessuno che potesse accudirlo, che potesse tranquillizzarlo in un momento come questo, che potesse capirlo semplicemente con uno sguardo. Il tepore della sua abitazione, contrapposto all’aria fresca e pungente all’esterno, che condensava sui vetri, specchio opaco di giornate in famiglia.
    Sheik scagliò il pezzo di corteccia nel terreno, e si mise a fissare le stelle. Così lontane e così vicine. Migliaia, infinite. Luci bianche sulla tela di un dipinto dalle sfumature variabili della tonalità grigio-blu. Sentirsi piccoli, sentirsi niente. Sentirsi una delle stelle sulla terra, una delle tante minuscole parti del mondo. Ormai la scienza spiegava tutto, e dove quella non arrivava, ecco che in soccorso giungeva la religione. Tutto sembrava avere una spiegazione. O almeno quasi tutto. Certe volte invece era piacevole semplicemente ammirare l'inspiegabile senza farsi domande, solo per il gusto di guardarlo e di rimanerne impressionati.
    Raramente era riuscito a godersi uno spettacolo così magnifico, sempre attento a non farsi coinvolgere dalle agonie o dalla paura che succedesse. E che tutti lo sapessero. Non dovevano. Non potevano. Pensarci gli fece venire voglia di guardarla, guardare la luna. No. Strinse i denti, i suoi occhi diventarono fiamme, le narici si dilatarono, i capelli si drizzarono, come mossi da una scossa elettrica. Stava succedendo. No. Non doveva succedere. Non lì, non in quel momento.
    Raccolse le ginocchia sotto il mento e le cinse con le braccia, coprendosi la testa con le mani. Sentiva calore, desiderava il calore, il calore di una volta... Rosso. Verde. Blu. Giallo. Nero e bianco in alternanza. Fitte al capo e ai fianchi. La mente vorticava e i muscoli gli dolevano. Un bambino che piange, una mano che carezza i capelli, un braciere che arde...
    Urlò. Urlò forte. Le corde vocali infiammate, la gola fredda, il sudore su tutta la pelle. Strinse i denti e spezzò la corteccia rimasta a terra. "Grace..." la mente pulsava "Grace..." Si assopì, solo allora abbandonò il suo corpo alla notte.


    3° Scritto Un fuoco indomabile
    Fuoco. Un elemento indomabile che da una piccola scintilla divampa inarrestabile e brucia tutto quello che trova nel suo cammino. Il suo calore è così intenso che anche la ragione viene inghiottita in quel vortice rovente. Cresce e cresce e ogni secondo che passa è sempre più incontrollabile. Vorrei poterlo fermare, penso in un angolo della mia mente, ma ben presto anche quello si perde in quel calore. Perché fermarlo? Perché, se il fuoco che brucia dentro di me è così intenso che sconvolge tutti i miei sensi e mi porta ad un piacere così sublime che niente potrà mai uguagliarlo? Il fuoco è sofferenza e distruzione. Il fuoco è calore e intimità. Il fuoco è luce e ombra. Il fuoco è passione. Ma quello che porto dentro di me è molto di più, è insieme tutte quelle cose e nessuna di esse. Alberga nel mio cuore come una piccola scintilla, e ogni secondo che passa nell’attesa cresce impaziente. Lo sento ardere nel petto e sussurrarmi che vuole di più. Vuole bruciare intensamente e risplendere nella notte. Perché fermarlo? Così quella sera lo avrei accontentato.
    Nella sala da ballo affollata, fra un giro di valzer, conversazioni e sorrisi di circostanza, aspettavo impaziente di trovare la fonte che mi avrebbe bruciato fino a perdere me stessa. Non era certo un problema. Ogni uomo o donna in quella sala o altrove poteva pendere dalle mie labbra. Ma la scelta era importante, un po’ per mio capriccio, un po’ per il mio ego. A metà serata avevo adocchiato un giovane di bell’aspetto che non avevo mai visto, si trovava vicino a un’entrata della sala e di tanto in tanto mi lanciava qualche sguardo furtivo che potevo sentire bruciare dietro al collo e mandarmi un brivido lungo la schiena. Lui era perfetto. Incrociai il suo sguardo e potei avvertire il contatto visivo farsi così intenso che tutto il resto della sala parve scomparire. La fiamma del mio cuore crepitò ansiosa bruciandomi il petto. Mi incamminai leggiadramente dall’altra parte della sala verso di lui, non staccandogli gli occhi di dosso. Potevo leggergli nello sguardo ammirazione ed eccitazione. Quando fui a pochi passi da lui, sapevo che ormai non dovevo dire niente, lo oltrepassai e uscii dalla sala, imboccando un lungo corridoio. Non dovetti nemmeno girarmi, sapevo che mi stava seguendo, sentivo il suo sguardo bruciarmi la nuca.
    Mi inoltrai nella villa ed entrai in una stanza vuota, illuminata solo dal chiarore della luna fuori dalle finestre. Era un salottino per le esibizioni al pianoforte. Oltrepassai alcuni divanetti e mi appoggiai spalle alla finestra. Lui era già entrato e con pochi passi arrivò davanti a me con occhi brucianti. Sotto il suo sguardo intenso, il fuoco dentro di me crepitava irrequieto. Sorrisi. Ancora un po’. Aspetta ancora un altro po’. Pensai dentro di me. L’attesa del piacere era quasi altrettanto bella quanto il piacere stesso. Lo sapevo bene e volevo gustarmi ogni singolo momento, mentre il calore dentro di me cresceva a poco a poco. Lui accorciò le distanze fra di noi e con una mano appoggiata alla finestra accanto alla mia testa, si avvicinò per baciarmi. Ancora un po’. Sollevai la mano e toccai la sua morbida bocca con il dito indice con uno sguardo di sfida. Il ragazzo dagli occhi di fuoco aprì la bocca e con un piccolo morso prese fra i denti la stoffa del guanto che portavo come di consueto e lo tirò via delicatamente. Sentivo il fuoco crescere dentro di me sempre più impaziente. Afferrai la sua camicia e con un gesto rapido feci saltare via un bottone alla volta, mentre lui armeggiava con la voluminosa gonna del mio vestito. Tolto di mezzo anche quell’indumento e libera di muovermi più facilmente, invertii le posizioni. Con la camicia aperta, la sua pelle chiara come la luce della luna stessa sembrava chiamarmi e faceva cantare il fuoco che provavo dentro. Non potevo più controllarlo. Continuava a crescere e a bruciarmi dentro sempre più intensamente. Mi chinai leggermente in basso e con la mano libera dal guanto cominciai a tracciare una delicata linea sulla sua pelle candida partendo dal basso del suo petto scultoreo. Il dito lasciava dietro di sé un sentiero rosso e con la ragione che piano piano svaniva mi lasciai andare e seguii con la bocca quel percorso invitante. Sotto le mie labbra la sua pelle sapeva di sale e calore. Più su salivo, più i battiti del suo giovane cuore erano nitidi e accelerati. Con la stessa frequenza il mio corpo palpitava sotto l’influenza di quel fuoco ingovernabile che voleva di più. Arrivata al collo la ragione era stata completamente bruciata. Così preda solo dell’istinto, aprii la bocca e con un ansito affondai i denti affilati dentro la sua tenera carne. Il sangue caldo entrava dentro di me con forza e ogni centimetro che percorreva incendiava ogni singola cellula del mio corpo. Il calore era così intenso, così forte, così piacevole e eccitante da perdere completamente ogni altro senso. Bruciava dentro di me e la mia coscienza annegava in un mare di lava. Avrei voluto che quel piacere sublime durasse per sempre fino a perdere me stessa.
    Perché fermarlo? Ne valeva decisamente la pena.


    Data inizio votazioni:
    3 agosto 2014
    Data votazione ultima:
    10 agosto 2014



    Traccia :Calore


    Modalità di valutazione:
    La valutazione verrà data da tutti gli utenti di anime dreamland. Chiunque non sia un utente di animedreamland il voto non sarà valido, lo staff viene comunque considerato utenza.


    Massimo caratteri
    6'000
    (spazi compresi, titolo escluso)

    Note dell'organizzatore: Nonostante il buon numero di partecipanti, alla fine solo 3 sono riusciti a consegnare il loro scritto alla fine del contest. Non voglio biasimare chi non è riuscito a consegnare lo scritto per probabile causa impegni vari di natura vita privata, ma di invitare voi utenti a partecipare a scrivere una storia in questo contest di scrittura creativa in cui, fin quando esisterà, vi sarà dato la possibilità di partecipare. Vorrei dire anche che alla fine vorrei un giudizio totalmente imparziale da parte dei partecipanti. Attenzione: Qualsiasi commento prima della chiusura dei voti che fanno capire di chi è la storia verranno cancellati per impedire che il giudizio venga influenzato.


    Nota in particolare per i scrittori: Sarebbere preferibile che mi mandasse gli scritti tramite spoiler.

    Edited by Alessio199 - 6/9/2014, 23:02
     
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    Alessio per il primo scritto hai messo il codice HTML al posto dell'url , così non si può cliccare il link >.<

    Ah e devi cambiare la data di inizio e fine votazione XD
     
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  3. Alessio199
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    Fatto XD Aspetto ancora i voti XD
     
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    Spamma le votazioni in home ogni giorno
     
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  5. Alessio199
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    ci provo Xd
     
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  6. Sh@®k
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    Io lo ho fatto ieri
     
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    Io non riesco a trovare il tempo per leggerli :oddeo: arrivo la sera distrutta a casa come ora e a mala pena riesco a vedere qualche topic del forum che mi si chiudono gli occhi D: ma ci proveró XD
     
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  8. Alessio199
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    Già, non c'è né nemmeno una da perdere XD Sono stati graziosi tutti quanti, dimostrando una certa creatività.

    P.s. Per stavolta ho chiuso un occhio sul massimo lettere.
     
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  9. Gerard
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    Credo i tempi delle votazioni siano sbagliati, o è già chiuso?
     
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  10. Alessio199
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    Per quanto le votazioni siano state esigue, dichiaro vincitore il terzo racconto: Un fuoco Indomabile :kamina: Lo scrittore mi contatti in MP per il prossimo titolo.

    La prossima volta ci saranno più voti, anche perché spero di poterlo pammare più frequentemente XD
     
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  11. Sh@®k
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    Devo dire che stiamo degrandando sempre di più e questa è stata veramente deprimente come cosa XD comunque non ci vuole molto a capire che ha vinto Blood
     
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  12. Alessio199
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    Avversità generali. Per quanto aabbia spammato, abbia commentanto abbia fatto e detto, non è successo niente. Molto probabilmente il prossimo andrà meglio :ok: :kamina:
     
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    CITAZIONE (Sh@®k @ 12/9/2014, 00:58)
    Devo dire che stiamo degrandando sempre di più e questa è stata veramente deprimente come cosa XD comunque non ci vuole molto a capire che ha vinto Blood

    Che si nota ormai lo stile? XD in realtà all'inizio avevo altre idee, una simile al primo racconto (è il tuo shark?), un'altra rischiava di essere indelicata e troppo forte (niente di scioncio o blasfemo prima che ci pensiate XD ) quindi l'ho scartata u.u
    Comunque la prima storia mi è piaciuta anche se un po' caotica nello stile ( ma rende bene alla fine con la trama XD ), anche l'altra mi è piaciuta ed è scritta molto bene, ma non mi ha trasmesso calore se non alla fine quindi non mi ha colpito particolarmente ( e poi i lupi mannari non mi piacciono, sono della fazione vampiri :hihi:)
    Ma l'altro racconto di chi è? Andrea?
     
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  14. Sh@®k
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    CITAZIONE (BloodKurenai @ 12/9/2014, 19:40) 
    CITAZIONE (Sh@®k @ 12/9/2014, 00:58)
    Devo dire che stiamo degrandando sempre di più e questa è stata veramente deprimente come cosa XD comunque non ci vuole molto a capire che ha vinto Blood

    Che si nota ormai lo stile? XD in realtà all'inizio avevo altre idee, una simile al primo racconto (è il tuo shark?), un'altra rischiava di essere indelicata e troppo forte (niente di scioncio o blasfemo prima che ci pensiate XD ) quindi l'ho scartata u.u
    Comunque la prima storia mi è piaciuta anche se un po' caotica nello stile ( ma rende bene alla fine con la trama XD ), anche l'altra mi è piaciuta ed è scritta molto bene, ma non mi ha trasmesso calore se non alla fine quindi non mi ha colpito particolarmente ( e poi i lupi mannari non mi piacciono, sono della fazione vampiri :hihi:)
    Ma l'altro racconto di chi è? Andrea?

    Il mio è il secondo Blood, mi sono reso conto anche io che a parte alla fine non era specificata molto l'idea del calore, però non ho saputo fare di meglio. Puntavo sullo stile generale e invece ho fatto l'ennesimo flop.
    Il primo racconto devo dire la verità mi ha messo un po' di paura XD è scritto abbastanza bene, però il terzo lo supera di gran lunga. Poi, anche se conoscendo un po' Blood si dovrebbe sapere che il sangue (b-l-o-o-d) e i vampiri sono all'ordine del giorno, il finale è inaspettato quindi anche con una bella trama oltre che scritto bene ^-^
     
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    Ma no che flop XD è scritta bene, un po' solo fuori tema secondo me >.< il mio è stato banalissimo come storia D: peccato che si è perso il corsivo e nel testo non vengono evidenziati i pensieri, anche se si capisce quali sono. La prossima volta allora facciamo che ti mando il testo scritto direttamente nel messaggio Alessio XD ah secondo me potremo anche dimezzare il tempo. 15 giorni il tempo a disposizione e 15 giorni di votazioni. Forse così hanno più tempo per leggere e votare gli scritti >.<
    Cioè io alla fine ci sto giorni a pensarci e poi cambio idea all'ultimo e scrivo solo l'ultimo giorno XD accorciare il tempo di stesura non è un problema XD
     
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16 replies since 4/9/2014, 21:08   183 views
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