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Accade a Steelport, ancora una volta. E cambia tutto, ancora una volta. Gli sviluppatori del team Volition non sembrano darsi pace e stravolgono nuovamente i canoni del videogioco, in particolare del "crime game", per regalare al pubblico un'esperienza nuova, un titolo "sopra le righe". Sono d'obbligo le virgolette, perché sopra le righe è quasi un eufemismo per un gioco che fin dai suoi primi minuti si presenta come una dissacrazione più che una satira e che arriva a picchi di trash con dildo da combattimento e sessioni di gioco in cui il personaggio avanza nudo come un verme con tanto di censura.
Così, a sette anni dal primo e ben più semplice Saints Row, arriva il quarto capitolo della saga, con tutta probabilità l'ultimo, per scombussolare i fan e il settore dell'intrattenimento videoludico.
I mini-boss non sono così difficili da buttare giù se imparerete a usare le combo poteri/armi da fuoco che il gioco mette a disposizione. - Saints Row IV
I mini-boss non sono così difficili da buttare giù se imparerete a usare le combo poteri/armi da fuoco che il gioco mette a disposizione.
Le follie dell'imperatore (Zinyak)
Siamo quasi abituati alle stravaganze del gruppo Volition. Dopo Saints Row: The Third dovremmo essere pronti a un titolo entusiasmante, piacevole e stravagante. Ma la realtà spesso va oltre l'immaginazione. Innanzitutto rilassatevi, tutto è diventato più facile per noi: dopo un breve tutorial durante il quale una squadra di Saints salva il mondo da una minaccia terroristica di matrice simil-islamica, siamo stati eletti Presidente degli Stati Uniti d'America per meriti sul campo di battaglia. Inizia così la parodia del mondo del XXI secolo per Volition, con una Casa Bianca invasa da tipi ben poco raccomandabili e con dei ritorni d'eccellenza come Oleg, la nostra nuova guardia del corpo, Shaundi e Kinzie, che stanno cercando di coprire l’ennesimo scandalo a sfondo sessuale che abbiamo provocato. Non importa che scegliate di essere uomo o donna, bello o brutto, saremo sempre un dannato Saints, anche con il colletto bianco.
Il primo approccio con il gioco, dunque, è quello della Casa Bianca, preceduto da un editor in cui è possibile personalizzare il nostro alter ego fin nei minimi dettagli. È addirittura personalizzabile anche la voce, grazie a un sistema di frequenze che va dalla infantile a quella da maniaco al telefono. La cosa interessante è la possibilità di salvare e condividere personaggi sul sito Volition, scaricarli e caricarli come avatar nel gioco. Dopo alcune scene d'intermezzo nella Casa Bianca, comunque, ecco che la trama del nuovo Saints Row viene a galla: lo spietato impero alieno Zin, un'orda di alieni muscolosi con occhi neri e profondi e spuntoni neri che emergono da un cervello spropositato, ha deciso di attaccare la terra e sottomettere in un limbo fatto di schiavitù virtuale tutti i membri più importanti del pianeta. Con nostra grande sfortuna, dunque, la nostra elezione a Presidente ci ha resi “speciali”, motivo per cui veniamo catturati e rinchiusi dal perfido imperatore Zinyak in una realtà virtuale di cui lui è architetto e indiscusso padrone: la simulazione 31
Correre è un'attività salutare, anche in Saints Row IV. Soprattutto in Saints Row IV. - Saints Row IV
Correre è un'attività salutare, anche in Saints Row IV. Soprattutto in Saints Row I
Saints Row Reloaded
A ogni modo, dopo una mezzoretta di colpi di scena e un viaggio virtuale negli anni '50 nell'amabile cittadina di Steelport (gradevole soprattutto per chi scegliesse un personaggio femminile dal momento che verremo accolti, in una scenetta tutta casa e famiglia, da nostra moglie!) i giochi si concludono e Zinyak ci rivela il suo piano: mentre l'impero Zin conquista il mondo, noi, il Presidente degli Stati Uniti, verremo scaraventati insieme a molti altri elementi di spicco della società terrestre nella simulazione 31, un terribile programma di tortura dal quale non usciremo mai. O almeno secondo i piani del malvagio. Senza troppi mezzi termini, veniamo dunque abbandonati in una Steelport cupa, onirica e terribile, completamente sconvolta dall'invasione aliena: lo skyline della città è infestato da navicelle e in molti punti della città ci sono branchi di alieni pronti a difendere dei punti nevralgici, veri e propri pilastri della fantastica simulazione virtuale realizzata dall'imperatore Zinyak.
Uno degli spiacevoli inconvenienti cui andremo incontro durante i primi episodi è la totale assenza di un covo Saints in tutta la città. Zinyak si è infatti divertito a cancellarli, rendendo Steelport un posto del tutto insicuro. Ma non saremo soli davanti a questa terribile situazione: Kenzie è riuscita in un modo o nell'altro a infilarsi nei canali audio del programma di simulazione e ci accompagna passo passo attraverso le missioni per farci ambientare nella nostra nuova condizione di uomo (o donna) di strada. La progressione del personaggio è scandita attraverso livelli nei quali si progredisce grazie a punti esperienza che si possono ottenere nei modi più disparati. Il modo più divertente per ottenere PE, però, e che in un certo senso restituisce un po' di dignità all'uso delle auto in un titolo fortemente incentrato sui superpoteri, è quello di compiere evoluzioni con le vetture in giro per la città, schivando incidenti, saltando da dirupi, o facendo dei crash in perfetto stile stuntman. In questo modo non solo è possibile acquisire punti, ma anche eseguire delle combo attraverso una serie di moltiplicatori che aumentano in maniera direttamente proporzionale alle follie fatte in successione. Insomma, nessun pedone è al sicuro tra le cupe strade di Steelport.
Come sconfiggere gli alieni? Con l'artiglieria pesante: ecco una delle speciali dotazioni del Presidente degli Stati Uniti di Saints Row IV! - Saints Row IV
Come sconfiggere gli alieni? Con l'artiglieria pesante: ecco una delle speciali dotazioni del Presidente degli Stati Uniti di Saints Row IV
Nella città, per metà infestata da criminali e per l'altra metà da alieni, potremo usufruire di ottimi sistemi di salvataggio auto, del tutto giustificati in una realtà virtuale, come la memorizzazione di un veicolo: dopo averlo truccato, colorato e personalizzato il più possibile in uno dei tanti centri sparsi per Steelport è infatti possibile salvare un veicolo con il tasto N e rievocarlo in qualsiasi momento del gioco attraverso il servizio di consegna telefonica. A proposito delle auto, è senz'altro molto approfondita la loro customizzazione, con modifiche sia al motore che alla carrozzeria, con il tocco di classe dei cerchioni cyber, dei cerchioni “spaziali” a raggi laser. Se volete divertirvi un po', potenziate il turbo dell'auto della polizia, la Peacemaker, e accelerate a tutto gas contro una moto: l'impatto sarà così forte da farla esplodere. In questo caso sarebbe da sottolineare una fisica dei veicoli, soprattutto delle moto, un po' da rivedere. Tuttavia in Saints Row IV l'uso dei veicoli lascia il tempo che trova: nel distacco netto dalla saga GTA si include infatti una netta virata verso uno stile à la Crackdown o inFamous, con un personaggio dotato di poteri straordinari.
Il tutto è giustificato attraverso la realtà virtuale di Zinyak, ma di fatto il gioco che ci troviamo davanti è più simile al franchise targato Microsoft che a un Saints Row originale. Poteri eccezionali come il supersalto, il supersprint o il potere di congelamento (o di fuoco) per ghiacciare i nemici e mandarli in mille pezzi (o bruciarli vivi) sono solo alcuni esempi di quelle che sono le infinite possibilità di potenziamento del personaggio, che renderanno pressoché inutili le auto. Perché, infatti, scorrazzare in macchina quando si può volare? È la domanda spontanea che sorge quando per la prima volta vi alzerete la terra senza necessità di rubare un aereo. Com'è ovvio, tutti i poteri hanno una durata limitata, ma più che sufficiente a rende inutili i veicoli tradizionali. Parlando dei sempre dei poteri, è molto interessante il sistema di combo che è possibile utilizzare, in particolare con il supersprint: prendendo la giusta ricorsa è possibile travolgere in puro stile Flash qualsiasi cosa ci si pari innanzi, o sferrare attacchi micidiali sfruttando l'inerzia di una corsa supersonica.
Congelare i nemici è il primo step per ridurli in mille pezzi, nonché uno dei poteri più rilevanti del nostro protagonista. - Saints Row IV
Congelare i nemici è il primo step per ridurli in mille pezzi, nonché uno dei poteri più rilevanti del nostro protagonista.
Ma dove le combo si superano è nella combinazione tra superpoteri e armi da fuoco: ad esempio con il congelamento è possibile letteralmente cristallizzare un gruppo di nemici e poi finirli a colpi di doppietta in tutta tranquillità. Questa manovra è molto utile soprattutto contro i “mini-boss” sparsi nel gioco dall'imperatore Zinyak, bestie che sembrano composte di energia e roccia, prigionieri dell'impero che si son macchiati di crimini contro i Zin e che ora vengono sguinzagliati nella simulazione 31 con l'obiettivo di torturare il Presidente degli Stati Uniti d'America. Questi bestioni, caratterizzati da grande potenza e mobilità, possono essere congelati con i nostri poteri e poi colpiti con le armi da fuoco per frenare la loro tendenza spiccare grandi balzi che li rendono obiettivi alquanto difficili da inquadrare.
Tecnicamente parlando
Affacciandoci sul versante tecnico appare palese come il motore grafico scelto per Saints Row IV sia lo stesso che muoveva il predecessore: tutto sommato la grafica si presenta discreta, ma il timore più grande resta circa la resa sulle console Microsoft e Sony che certamente non potranno vantare la pulizia e la fluidità garantita da un PC con la configurazione giusta; se infatti il gameplay è per Volition un elemento indispensabile, il comparo grafico deve accompagnarlo garantendo in qualunque momento un frame rate adeguato, e anche se c'è un netto miglioramento rispetto a Saints Row: The Third qualche volta rimane ancora l'amaro in bocca. Pollice in su per le animazioni, molto curate e varie, soprattutto nelle combo con i superpoteri, in particolare con il supersprint, che garantisce mosse finali prese direttamente dai più emozionanti incontro di wrestling e ben sottolineate da inquadrature ravvicinate degne di nota.
Oltre ai problemi di pop-up, che Volition sembra aver fatto sparire, in generale è migliorato sensibilmente il livello di dettaglio in tutto il gioco, specialmente nella caratterizzazione e nel design dei personaggi. Quello che lascia un po' a desiderare è la lettura delle collisioni, ancora un po' troppo approssimative, lascito di un motore che sente il bisogno di qualche rinnovamento, ma a queste problematiche si contrappone il marchio di fabbrica Volition, il suo character design e uno stile che, nonostante le follie di questo quarto capitolo, sono immutati. Nessun cambiamento anche sul fronte multiplayer, che si accontenta di riproporre la cooperativa già presente in Saints Row: The Third, del tutto incentrato sull'esplorazione della città e la progressione attraverso livelli e superpoteri dei personaggi che si spalleggiano in coop
Saints Row IV è un titolo esilarante, uno di quei giochi che ci fanno aprire la bocca ogni buon quarto d'ora. Ma non tutti resteranno colpiti positivamente: qualcuno potrebbe aprire la bocca per chiedersi che diavolo stia succedendo, o per quale motivo Volition abbia scelto questa deviazione per la saga. Diciamoci la verità, qualche sentore era evidente già in Saints Row: The Third, ma qui si va ben oltre: la software house va ben oltre il trash, verso una dimensione fatta di follie visuali e creazioni visionarie che, stando alle dichiarazioni di Volition, rappresenta l'ultimo stadio della creatura Saints Row. E d'altronde ci si chiede come avrebbero potuto tornare indietro, dopo questa virata “spaziale”. Saints Row IV è un gioco di qualità, un gioco di grande spessore, se vogliamo, ma non tutti lo leggeranno allo stesso modo. Consigliato sì, ma non per tutti.
Fonte:http://www.videogame.it/
Datemi il vostro parere.
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