Averle o non averle?

Il fenotipo generoso in vero non si fa conseguenza di un genotipo perverso e contorto.
Olisticamente potremmo affermare che, in virtù della perfetta simmetria che viene a crearsi, quantunque più facilmente osservabile nel piccolo, non vi sia una correlazione tra l'apparenza e la sostanza.
Parimenti l'Homo Oppaius tende naturalmente ad esaltarsi enfatizzando l'abbondanza di forme che placidamente sottende una promessa di felicità, ancorché tutta da dimostrarsi, finendo spesso facile preda del divenire delle sensazioni, allorquando sarebbe più indicata una ratio più pratica ed astratta che si estrinsechi fissando lo speculum animae e non la scollatura poco più giù.
A poco valgono rispettabili tentativi di savi predecessori che tentarono con studi più o meno qualificati di risolver il problema tra fisicità e felicità trovandosi, in vero, spesso all'angolo nella disperazione d'aver fatto promesse per cieli e per terre a cagion della futilità di tanto ardore che credevan più alta moneta.
Tuttavia si evidenzia che il solo modo di non incorrere in spiacevoli conseguenze sia, per amor di verità, l'instaurarsi di un dialogo col soggetto amato da non confondersi con l'oggetto dell'amor dei sensi.
Con ciò finisco di favellar di castronerie ed intento lavorar