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Lilium
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Andando OT ma rimanendo sul fattore dei numeri... ci si scandalizza che, anche se crudele, animali nella sperimentazione medica rimangano uccisi? Che una carretta, e il termine è fondamentale, affondi con 700-900 persone è una strage?
Diamine siamo messi male. È ovvio che in condizioni di rischio ci siano dei decessi! Ma poi la media di 3300 morti sulle strade all'anno, senza parlare dei feriti gravi oltre i 100.000, o degli 1000-1400 (in base alle fonti) decessi sul lavoro, se ne parli poco o niente, a parte per dare dati statistici inutili.
Io mi preoccuperei di più perché, se esco e debba attraversare la strada o salutare qualcuno quando vado\va al lavoro, non debba preoccuparmi di dire "speriamo che ce la si cavi".
Ritornando in tema, se le "tecnologie del 23° secolo", fossero disponibili ora sarebbe meglio, i mali verrebbero debellati con un semplice hypospray, ma non è così, purtroppo.
Magari una soluzione sarebbe quella di investire maggiormente nella ricerca "ibrida", invece di quella classica. Per intenderci le scoperte in altri settori come quello tecnologico hanno dato più risultati negli ultimi 15 anni. Esempio: ora, a meno di finire in ospedali di cui sono piene le cronache, per un intervento al cuore si usano robot che richiedono 2-3 fori di pochi millimetri per accedere ed eseguire vari interventi correttivi. Anche se così più che una laurea in medicina ne serva una in ingegneria. Ma anche qui, un solo appunto, invece di intervenire sui programmi didattici, che sono gli stessi da 20 anni, ci si preoccupa di "altro".
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