L'incontro delle tre guerriere

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  1. fuertbraf
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    Colui che può vedere le ombre, ha il potere nella luce

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    CITAZIONE (Rikkachan @ 9/2/2015, 22:50) 
    Grazie mille per i consigli ^^
    se riesci... mi potresti mettere nei commenti le parti con errori grammaticali? Grazie :the:
    eh...Siccome l'ho scritto in 3-4 ore nel pomeriggio dato che avevo una scadenza l'ho fatto finire così.. xD appena avrò un attimo di tempo leggerò il tuo racconto che è già al 4° capitolo ho visto ^^ (sto leggendo "La stirpe dei Ribelli" e dato che ci sono principesse in entrambi...non vorrei iniziare a fare confusione xD)

    Eccoti qui una correzione fatta al momento...

    Nello spoiler qui sotto ci sono le correzioni:
    Le parti nelle parentesi si riferiscono a cose da aggiungere o sistemare alla frase appena finita e non alla successiva.
    Le parti in rosso sono le mie aggiunte.

    Dubhe stava gironzolando per il palazzo mentre Learco si occupava degli affari di Stato. A lei ancora non interessavano. Certo, si rendeva disponibile quando lui le chiedeva di assistere ad una riunione importante o doveva apparire davanti al popolo, però appena aveva la possibilità andava nei giardini centrali.
    Le piaceva la tranquillità di quel luogo e poiallenarsi con il suo amato pugnale. Si comportava come una principessa ma la cosa le andava ancora stretta: aveva bisogno di sentire ancora i muscoli sotto sforzo e sentire l'adrenalina che saliva.
    Era quasi arrivata quando notò qualcosa di strano nel giardino, una specie di drago era appena atterrato [aggiungi dove, es. vicino a un particolare elemento del giardino]. Era azzurro come l'acqua del mare, era ma giovane vedendo la dimensione [qui cambierei un po' la seconda parte della frase]. Dubhe gli si avvicinò timorosa al muso del drago, data la stazza della creatura. Questi, appena la vide, si mise disteso distese a terra. La ragazza allungò una mano davanti a sé con cautela e, mentre il drago la osservava [aggettivo], si mise ad accarezzargli il muso. [avverbio di tempo] Sentì una piccola scossa sulla mano e sentì una voce che le diceva: “Ragazzina, prima di toccare un drago dovresti chiedere. Non credi?”
    Dubhe si girò spaventata e si allontanò dal drago... si guardò attorno e non vide nessuno. allora pensò allora di essersi immaginata tutto, si riavvicinò al drago ma di nuovo quella voce le disse la redarguì:
    “Ehi ragazzina! Hai capito quello che ho detto?”
    Si allontanò nuovamente più spaventata di prima e disse: “Chi sei? Fatti vedere almeno...”
    Nessuno le rispose tranne... il verso del drago molto simile ad una risata umana. La stava guardando ed emetteva quel suono. Dubhe da sotto l'arcata si rivolse allora al drago: “Ma allora sei tu!” Si riavvicinò quindi per la terza volta. “Perché non me lo hai detto subito? Mi hai fatta spaventare. Comunque io sono Dubhe e tu saresti...”
    Il drago si alzò in tutta la sua stazza e abbassò il collo verso il suolo, in quello che doveva sembrava essere un inchino, e rispose: “Io sono il Drago Guardiano del Tempo, Thoreon. Non ti ho detto subito che ero io perché era divertente vedere la tua faccia [l'espressione sulla sua faccia, non è la faccia in sé ad essere divertente].” Thoreon sorrise, mostrando i denti affilati color avorio.
    La ragazza si guardò in giro e notò che non c'era nessuno nelle vicinanze. e chiesto al drago dove fosse il suo Cavaliere, Thoreon le rispose: Chiese quindi al drago dove fosse il suo cavaliere e questi le rispose:
    “Se un Drago come me avesse un Cavaliere, tutto quello che vedi potrebbe non esistere. Poiché il cuore di alcuni uomini non è puro, ma contaminato dalla voglia di potere e di dominio sugli altri. Tuttavia a volte anche tra gli uomini ci sono delle eccezioni e questi sono legati ad un grande destino. Un destino che deciderà le sorti del futuro. Questi uomini o donne sono speciali e io riesco a percepirlo. Tu Dubhe sei una di questi. Io sono qui per farti fare un viaggio dove incontrerai due ragazze come te, con la stessa purezza d'animo.”
    “Ma io non so non sono così! Nel mio In passato ho fatto cose che nessuna ragazza avrebbe mai fatto dovuto fare! Ho ucciso e anche troppo.”
    “Dubhe, piccola piuma, è proprio per questo tuo pensiero che sei pura. Sai che sono cose sbagliate che era meglio che non succedessero, tuttavia sono successe.”
    “Perchè mi chiami piccola piuma? E poi chi sono queste due ragazze come me?”
    “Piccola Piuma serve per è un termine che usano i draghi per indicare voi umani. Perché avete delle vite così leggere e sempre in balia delle correnti.” Sollevò lo sguardo verso il cielo. “Le due ragazze che incontrerai ci stanno già aspettando, e lo scoprirai a tempo debito giovane ragazza. Sali pure sulla mia groppa e non temere. e Mi raccomando, stai attenta agli aculei e tieniti forte.”
    Dubhe salì rapidamente sulla schiena di Thoreon e si aggrappò alle punte con tutta la forza che aveva. Thoreon fece un salto verso l'alto e spiegò le ali. Si mise a volare in circolo salendo sempre più in alto; quando arrivò ad un'altezza vertiginosa dove l'aria era molto rarefatta, si lasciò cadere in picchiata.
    Dubhe si mise ad urlare ma la sua voce si perdeva nel vento, e il rombo dell'aria nelle sue orecchie era fortissimo. Davanti a loro si aprì [avverbio di tempo] una specie di varco viola e loro ci andarono finirono direttamente dentro.

    Dubhe si svegliò in un prato, era umido come se avesse piovuto da poco, si alzò e vide una piccola casetta di legno e foglie nella radura davanti a lei. Si guardò attorno e si domandò domandandosi dove fosse finito Thoreon. Non trovandolo decise che era meglio andare a chiedere informazioni nella casetta, semmai ci fosse stato qualcuno...
    Arrivata davanti alla porta, si soffermò a guardare le strane incisioni sulla porta su di essa. Non aveva mai visto dei segni del genere, sembravano lettere di un alfabeto sconosciuto. Bussò ma nessuno le venne ad aprire. Decise allora di sedersi sulla panca vicino alla porta ed aspettare per un po', semmai fosse tornato qualcuno. Dopo un po' che era lì ad osservare il paesaggio vide dell'erba muoversi, tirò fuori il suo pugnale e si mise in posizione d'attacco. L'erba continuava a muoversi e sembrava che, qualunque cosa fosse, stava stesse venendo nella sua direzione. Ormai era vicina, Dubhe fece un salto nell'erba alta e cadde addosso a... una ragazza! Dubhe aveva già mirato alla gola e la sua arma era premuta sulla gola sul collo della ragazza, che era visibilmente sorpresa come Dubhe. quanto lei.
    Si rialzarono e Dubhe osservò la ragazza, doveva avere all'incirca la sua età ma aveva qualcosa di strano: aveva gli occhi di due colori differenti. Rimasero a fissarsi per un po' finché non sentirono tutte e due entrambe dei fruscii provenire da dietro Dubhe, dalle loro spalle. Si girarono e attesero, con l'adrenalina al massimo.
    Dall'erba spuntò un'altra ragazza che era sicuramente più grande delle altre due: aveva gli occhi viola e dei capelli blu con delle dai quali spuntavano delle orecchie a punta che spuntavano e gli occhi viola.
    Nihal, la mezzelfa, sorrise alle ragazze e le invitò a seguirla: le riportò fino alla casa dove ora c'era anche Thoreon.
    Fu Thoreon a presentare le ragazze e a spiegare loro il motivo per cui erano lì: “Voi sarete coloro che pure dovranno riportare l'Equilibrio nei rispettivi tempi. Due di voi saranno nominate con un nome specifico nel proprio Tempo, mentre una l'altra dovrà farlo portando la corona. Tuttavia non potrete portare a termine il vostro Destino se prima non passerete del tempo assieme e diventerete... Come dite voi umani... Amiche. Si, proprio così. Io starò qui e quando giungerà il tempo vi riporterò a casa, nel vostro tempo.”
    Le ragazze passarono giorni interi assieme e si scambiarono nozioni di combattimento, combatterono l'una con l'altra, si allenarono e raccontarono qualcosa delle loro vite. Tuttavia Dubhe non provava nessuna simpatia per Nihal, le sembrava una che non centrava con lei e Adhara era troppo... diversa. Con quei capelli di colore così strano e le orecchie a punta... No, c'era qualcosa che non andava.
    Una sera decise di parlarne con Adhara e chiederle se anche lei pensava pensasse la stessa cosa. La trovò nel prato a guardare le stelle, si avvicinò e le si sedette accanto.
    “Che bella serata vero?” Disse Adhara intenta a osservare le stelle.
    “Sì.” Rispose Dubhe. “Senti Adhara, volevo chiederti una cosa- Tu cosa pensi di Nihal? Cioè, non la capisco, è così diversa.”
    Adhara le sorrise: “E' diversa è vero, tuttavia... come posso dirlo? Secondo me noi siamo come le stelle. Guarda, sono tutte diverse l'una dall'altra, ma se ne mancassero alcune il cielo non sarebbe così. Vedi, se non ci fosse qualcosa di diverso dalle altre cose tutto sarebbe noioso e monotono non credi?”
    “Anche se Nihal è diversa da voi, senza di lei e i suoi insegnamenti voi due sareste come dire, a metà. I suoi insegnamenti e le sue esperienze potranno aiutarvi in futuro, ne sono certo- Per questo siete qui.” Disse Thoreon uscendo dall'oscurità.
    Una mattina Dubhe e Nihal furono mandate in cerca di cibo per tutti. ma durante la caccia però vennero attaccate da una strana creatura simile ad un drago, ma nero e di dimensioni ridotte. Era velocissimo e feroce, Dubhe gli si lanciò contro ma il suo pugnale mancò l'animale poiché troppo corto. Dubhe fu catturata dalla zampa della viverna, Nihal estrasse la sua spada e si lanciò subito in soccorso dell'altra della ragazza.
    Iniziò subito uno scontro serrato tra Nihal e la viverna, la mezzelfa affondò la spada nell'ala della creatura e questa rispose con una fiammata che la ragazza la schivò all'ultimo. Dubhe osservò Osservando meglio la viverna Dubhe notò che aveva un grosso taglio su una zampa, segno di un recente scontro, e fece capire a Nihal dove colpire. La mezzelfa si alzò e si lanciò contro la zampa. Il nemico si mise a zoppicare e così Nihal le diede il colpo di grazia, colpendo il punto debole della creatura. Dubhe fu libera di scappare dalla presa della viverna.
    Mentre tornavano alla casetta Dubhe decise che avrebbe fatto di tutto per capire Nihal. e che Non l'avrebbe giudicata per l'aspetto fisico, ma per quello che Nihal aveva da insegnare e da dare a lei e ad Adhara. Arrivate al campo Thoreon si avvicinò a loro con accanto Adhara e disse: “Ragazze, devo dire che ora siete pronte e che potete tornare al vostro tempo. Avete imparato molto le une dalle altre e siete riuscite a instaurare tra voi quel legame che ogni uomo, donna o bambino dovrebbe avere nella sua vita. Tuttavia è giunto il tempo di tornare alle vostre vite, e mi dispiace darvi questa notizia. Voi tre vi trovate in tempi molto vicini ma al contempo molto lontani e non potrete incontrarvi...”
    Le ragazze rimasero senza parole, Adhara fu la prima a parlare:
    “Ma allora qual'è il motivo della nostra amicizia se noi poi non potremmo più vederci? Non ha senso!”
    “Ha ragione,” disse Dubhe “proprio ora che mi sono accorta che anche se siamo molto diverse, sia nello stesso tempo uguali...”
    “Io ho un'idea, amiche” disse Nihal “ ascoltatemi...”
    Thoreon riportò le ragazze nei rispettivi tempi. Dubhe si risvegliò nel giardino del castello con la collana che Nihal aveva regalato a lei e ad Adhara per ricordarsi che ciò che era successo non fosse era solo frutto della loro immaginazione.
    Da quel giorno, ogni notte di plenilunio, Thoreon tornò a riprendere le ragazze per riportarle nel luogo senza Tempo dove si erano conosciute. e li passano almeno due giorni insieme, continuando a condividere esperienze, ad allenarsi e a portare avanti la loro amicizia.
    Il resto..... è storia.

    Fine.


    Consiglio: aggiungi più aggettivi.
    Es:
    Dubhe salì rapidamente sulla schiena di Thoreon e si aggrappò alle punte cornee con tutta la forza che aveva. Thoreon fece un poderoso salto verso l'alto e spiegò le grandi ali.

    Non prendere per corretto comunque tutto quello che ho scritto, anch'io mi faccio correggere quello che scrivo.
    Inoltre l'ho corretto un po' tardi...
     
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8 replies since 29/1/2015, 18:59   113 views
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