YONDO, il manga del tangaLe tristi (dis)avventure di uno scarso

Si ringrazia l'utente hanamichi per aver creato "dal nulla" questa storia di fantasia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Yondaime H0-Kage
        Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    1,232,201
    Reputation
    0
    Location
    Konoha

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (hanamichi @ 29/12/2014, 17:23) 
    E siamo giunti al capolinea.
    Esattamente 73 giorni dopo l'uscita del PROLOGO, le avventure di Yondo hanno trovato una fine.
    E' stato un viaggio lungo, estenuante, fatto di alti e di bassi, di momenti epici e di altri di vuoto, come può capitare in ogni opera.
    Vorrei ringraziare i miei accaniti fens che in tutto questo tempo mi hanno supportato, sopportato ed insultato :saske:
    Un sentito grazie va anche a tutti colori che volontariamente o non hanno ispirato quest'opera di si tale rara bruttezza bellezza.
    Il grazie più grande va al nostro protagonista, che riposi in pace :u.u:
    L'opera prima del sommo Hashi Shinfumo termina qui e vi saluto promettendovi che mai più riprenderò questo schifo capolavoro.
    Ed ora non perdetevi l'ultimo epico capitolo di Yondo, il manga del tanga.
    Buona lettura.

    CAPITOLO 12

    “Yondo! Yondo! Svegliati Yondo! Alzati! Yondo! Yondoooooooo...”
    Riconoscendo la voce di Fantachimera, aprì gli occhi, ma subito rimase inorridito.
    Y: lasciamo stare, lurido sudicione. Tornatene a fare le tue zozzerie con Michino e Sbuky e non toccarmi mai più!
    F: Yondo, ma di cosa stai parlando?
    Y: si, ora fai il finto tonto, come se non ti avessi visto poco fa sulla poltrona mentre eri intento nel tuo triangolo amoroso! Zozzo!
    F: poltrona? Triangolo amoroso? Ma sei impazzito? Siamo in piazza, vedi delle poltrone? Panchine si, ma vedi delle poltrone?
    Y: cosa, in piazza? Ma non siamo a casa di Rin?
    F: ma tu stai davvero male!? Stavi andando a casa di Rin quando sei svenuto e caduto a terra. Non hai fatto nemmeno 5 metri. Cos'è, l'emozione ti ha fatto un brutto scherzo?
    Y: stai dicendo sul serio? Quindi mi sono sognato tutto?
    F: senti, non so cosa la tua testa pervertita e bacata sia riuscita ad immaginare, ma guardati intorno. Siamo in piazza, siamo tutti qui, non ci siamo mossi di una virgola. E, tra l'altro, non sei in ritardo per il tuo appuntamento?
    Y: ritardo? O cacchio. Devo correre da Rin. Scusami Fanta ma devo scappare, poi ti racconto del mio sogno.
    F: (come se me n'importasse)...certo certo, poi mi racconti tutto, ora però vattene.
    Y: ciao Fanta, ci vediamo.
    Un sogno. Fu tutto un sogno, un incubo anzi. D'altronde, la dolce Rin non poteva essere la persona che aveva appena sognato.
    Yondo si diresse verso casa di Rin a passo svelto, svelto ma non di corsa, onde non favorire troppo la traspirazione della pelle che altrimenti avrebbe creato quello sgradevole fenomeno che in gergo viene chiamato “ascella pezzata”. Finchè arrivò davanti la porta di casa.
    Bussò, in uno stato misto di ansia e paura, con l'ancor fresco ricordo del sogno appena fatto. E la porta si aprì.
    Rin lo accolse con un sorriso splendido.
    R: benvenuto. Non vedevo l'ora che arrivassi. Vieni, accomodati.
    F: si grazie. Scusa per il ritardo, ma ho avuto...un contrattempo, ecco.
    R: naaaa tranquillo, non c'è problema.
    E lo baciò appassionatamente, accompagnandolo poi verso il salone.
    Proprio come nel suo sogno, Yondo rimase sbalordito ed a bocca aperta. Ma stavolta fu una piacevole sorpresa. La stanza era illuminata unicamente da candele sparse ovunque, a centrotavola un candelabro a 5 bracci ed il tavolo imbandito con leccornie che il nostro amico mai aveva assaporato prima d'ora (il barbùn).
    Y: Rin...è stupendo...ah a proposito, scusa, che scemo che sono. Queste sono per te.
    Le porse le rose, che la ragazza prese con estremo piacere e le ripose in un vaso di cristallo nella stanza.
    Poi si sederono ed iniziarono la cena con un calice di vino, brindando a loro due ed a quella serata.
    Y: Ma davvero hai preparato tutto tu?
    R: certo. Cucinare mi piace molto, e poi cucinare per te è stato un vero piacere. Sono stata tutto il giorno a preparare in attesa di questo momento.
    Y: che dolce che sei. E' tutto così bello che quasi mi dispiace doverlo mangiare.
    R: ma sai, il piacere di mangiare comincia mangiando con gli occhi.
    Y: a si? Non lo sapevo. Allora buon appetito.
    E cominciò a mangiare, con gli occhi, proprio come gli aveva appena detto la sua amata. Il tonto però non capì che quella di mangiare con gli occhi era una sorta di metafora, voleva dire che anche l'occhio voleva la sua parte, che il piacere del palato va accompagnato al piacere degli occhi, invece no! Lui la prese letteralmente alla lettera, e s'infilò 2 carote sottaceto negli occhi.
    Y: questa cosa di mangiare con gli occhi...per me è nuova. Sono sicuro che col tempo imparerò ad apprezzarla, ma per il momento credo che preferirò il mangiare normale.
    R: ma dai, sei sempre il solito scemo, sempre a voler scherzare e giocare hehehe. Togliti quelle carote dagli occhi, su.
    Y: scherzare? Eh si, lo sai che sono uno zuzzurellone hehehe.
    E si sfilò le carote, mostrando 2 occhi arrossati e gonfi di lacrime.
    La cena, quella vera, finalmente iniziò, e filò liscia senza altri disguidi, tra antipasti vari, primo, secondo, contondo...hem, contorno.
    Finita la cena Rin si alzò, andò alle spalle di Yondo e gli disse all'orecchio di mettersi comodi sul divano per gustare il dolce.
    Yondo non se lo fece ripetere 2 volte e, travisando le parole della ragazza, si indirizzò verso il divano iniziando a sganciarsi la cintura e sbottonarsi i pantaloni.
    R: ma cosa stai facendo?
    Y: quello che hai detto tu! Mi sto mettendo comodo per gustarmi il dolce.
    R: e c'è bisogno di sbottonarti i pantaloni per questo?
    Y: e certo, altrimenti come potremmo gust....ah....ti stavo prendendo in giro un'altra volta, sciocchina hehehe.
    R: hum, quasi quasi stavolta ci cascavo.
    Y: ma no, ma che pensi, per chi mi hai preso hahahaha (porca zozza stavo peffà na cazzata).
    Lui si sedette sul divano, lei sparì dietro la porta per tornare un minuto dopo con il dolce ed una bottiglia d'amaro Iaghermaister...Ieghermaister...Giaghermaister...insomma quello la, come si dice si dice, sono fatti miei.
    Anche il dolce e l'amaro se ne andarono via, in compenso arrivò un cinghiale sullo stomaco di Yondo, dopo tale mangiata, che manco un barattolo formato famiglia di brioschi l'avrebbe aiutato a digerire. Rin gli si avvicinò...
    R: ho voglia di te.
    Y: scusa Rin, ma almeno su questo abbiamo gusti differenti. Io preferirei un caffè.
    R: ma no, non hai capito. Ho voglia di te.
    Y: e ho capito, ma io preferirei un caffè. Poi oh, se insisti, vada per il te.
    R: dai, basta scherzare. Vieni con me Yondo, andiamo in camera mia.
    Y: ma la cucina non è di la? Che fai il te in cam...aaaaaaaaaahhhh, hai voglia di te...me!?
    R: e già hehe caro il mio sciocchino, seguimi.
    Gli diede un leggero bacio, lo prese per mano e lo condusse al piano di sopra, verso la sua camera da letto. Aprì la porta, lo fece entrare e la richiuse dietro di loro.
    E si, quella notte, finalmente, Yondo e Rin fecero l'amore. Ma com'è prassi in questi casi, ciò che succede in camera da letto rimane in camera da letto...se si chiudono porte e finestre, altrimenti qualcuno potrebbe vedervi. Ma visto che i 2 ragazzi chiusero la porta e le tende alle finestre, a voi non è dato sapere cosa accadde esattamente, anche se vorreste saperlo. Non vi dirò nemmeno che la prima volta Yondo durò ben 73 secondi, compreso il tempo di denudarsi. E già.
    Nel cuore della notte, Yondo ronfava beato a panza all'aria e bolla al naso. Al suo fianco, Rin lo guardava con occhi languidi.
    Risvegliato dall'esplosione di una bolla, il ragazzo si guardò intorno spaesato, finchè non incrociò lo sguardo di Rin.
    Y: hei, che c'è? Perchè quella faccia?
    R: devo parlarti Yondo.
    Y: di cosa?
    R: c'è qualcosa che ti ho nascosto, e che devi assolutamente sapere. Anche se questo potrebbe cambiare le cose tra di noi.
    Y: lo sai che puoi parlarmi di tutto e dirmi qualsiasi cosa. Ciò che provo per te non potrà mai cambiare.
    R: si ma prima devi ascoltare ciò che ho da dirti. Ricordi che quando ci siamo conosciuti ti dissi che potevi chiamarmi Rin? E che sono figlia di Giacomo il portiere del villaggio?
    Y: certo che lo ricordo, come potrei dimenticare quel giorno.
    R: bè, devi sapere che il mio nome non è Rin, o meglio, Rin è un diminutivo. Io in realtà sono...Rinata dal futuro.
    Y: cosa? Dal futuro? Non dirmi che...?
    R: si, hai capito bene.
    Y: quindi tu hai una Delorean? Ti prego, fammici fare un giro. Vorrei poter tornare al giorno in cui il dottor Michino mi visitò per avvertire me stesso di farsi fare anche la visita alla gola. Effettivamente da quel giorno ho un dolorino che non se n'è mai andato.
    R: Yondo smettila. A volte davvero non capisco se sei scherzi o se sei seriamente imbecille.
    Y: più la seconda ma tu continua a pensare la prima. Ma, com'è possibile che tu venga dal futuro?
    R: mio padre si è inventato questa cosa dei viaggi temporali ed ha deciso di mandarmi nel passato.
    Y: (quindi una Delorean esiste davver, devo assolutamente trovarla). E perchè saresti venuta in questo tempo, e perchè da me?
    R: nel mio tempo, noi due siamo sposati, siamo moglie e marito ed abbiamo 3 figli, Dado, Bullone e Rondella. Però un giorno arrivò nel nostro villaggio un tizio che disse in giro che in realtà lui era mio padre, ed anche tuo padre.
    Y: com'è possibile? Quindi io e te...
    R: si, io e te siamo moglie e marito, ma anche fratello e sorella. Mia madre e la tua alla fine hanno confessato i loro misfatti.
    Y: e quest'uomo chi è?
    R: nostro padre, il nostro padre biologico, si chiama Caciara, ed ha infatti mandato in caciara tutte le cose nel nostro villaggio.
    Una volta scoperta tutta la verità, tu sei stato condannato a morte per incesto. Al nostro tempo le pene sono estremamente severe a riguardo.
    A seguito della tua morte io stavo impazzendo, mi sono strappata tutti i peli delle nocche delle mani e dei piedi. Mio padre, quello che ritengo il mio vero padre, Giacomo, non riusciva più a sopportare di vedermi in quello stato pietoso (e tra l'altro io stesso ammetto che fosse uno spettacolo alquanto schifoso) così si è inventato i viaggi nel tempo e mi ha mandato qui da te, per metterti a conoscenza di Caciara.
    Y: ma scusa Rin, ok, ora so che in giro c'è Caciara, e va bene. Ma io e te...siamo innamorati no? Ed abbiamo fatto l'amore. Quindi, cos'è cambiato?
    R: hai ragione Yondo, mi sono dimenticata che mio padre mi aveva anche consegnato un messaggio da darti, nel caso in cui noi ci fossimo comunque innamorati. Il messaggio diceva “Yondo, usa la forza...ed il preservativo, così non avrai figli”. In questo modo, non ci potranno mai essere prove del nostro amore, se nessuno ci vede.
    Y: ma riscusa Rin, tu mi hai detto che avevi preso la pillola!?
    R: ops, era per il mal di testa quello. Che tonta, si vede che a stare troppo tempo vicino a te mi hai contagiata.
    Y: ed ora cosa possiamo fare?
    R: non lo so Yondo, ormai sono incinta.
    Y: hei non correre, come fai a dire che sei incinta? Non ne hai certezza?
    R: ma le donne certe cose se le sentono. Ormai dovrai occuparti di me e del tuo bambino.
    Y: veramente ci sarebbero altre alternative sai? Andare all'ospedale, rivolgerci ad un dottore, magari fare prima un test per la gravidanza per vedere se sei effettivamente incinta.
    R: non ci resta altro da fare che scappare via. Scapperemo in un altro villaggio, cambieremo nome, vivremo per sempre insieme e cresceremo i nostri bambini all'aria aperta.
    Y: Rin, non ti sembra di correre un po' troppo?
    R: correre, giusto, dobbiamo correre e sbrigarci ad andare via. Le mie valigie sono pronte, vestiamoci ed andiamo.
    Y: ma Rin...
    R: Yondo, tu mi ami?
    Y: certo che si. Solo che questa cosa, così all'improvviso...
    R: anch'io ti amo, ed ho fatto tutto questo solo per stare con te, avere una seconda occasione per vivere insieme, felici, senza nessuno che si possa intromettere tra noi. Quindi ora ti chiedo di seguirmi.
    I suoi occhi pieni di lacrime, la sua voce rotta dai singhiozzi. Yondo non seppe resistere, quindi si alzò, si vestì, una volta che Rin fu pronta presero le valigie e nel cuore della notte fuggirono dal villa delle AnimePovereDebosciate verso orizzonti misteriosi.
    Il giorno dopo ed i giorni a seguire tutti si resero conto della sua assenza, ma nessuno se ne fece un problema e nessuno pensò a cercarlo.
    Nei mesi successivi Yondo e Rin si stabilirono nel paese di (non posso dirlo, è top secret). Yondo cambiò il suo nome in Brondo ed ottenne un posto di lavoro come centralinista in un call center (in nome omen), Rinata cambiò invece in Rintronata, e si dedicò ad allevare i loro figli di giorno e fare baldoria con gli amici di notte, lasciando Yondo...no scusate, Brondo, al suo posto.
    Negli anni il nostro amico Yondo/Brondo partorì con dolere 3 figli, appunto Bullone, Dado e Rondella, e si, avete capito bene, Yondo partorì con dolore. Ancora nessuno sa in base a quale legge della biologia ci riuscì, ma fece per ben 3 volte il miracolo di far passare un cocomero per un buco grande come un'oliva o poco più. Se questo non è dolore, ditemi voi.
    Ciò che Yondo non seppe mai e non ne venne mai a conoscenza, era che Rin in realtà non era altro che un'approfittatrice, una scalatrice sociale, una nullatenente che non cercava altro che un uomo che la mantenesse e le facesse fare una vita agiata (e con Yondo ha fatto centro, si si, già già).
    Rinata dal futuro non esisteva, Giacomo il portiere si, gli ho dato anche 5 euri di mancia per Natale, Caciara non si sa, forse si, forse no.
    Fatto che sta che la storia di Rinata dal futuro è un'invenzione pazzesca a cui solo Yondo avrebbe potuto credere? O forse no!?
    Così si concluse la sua vita, basata su bugie, false verità e menzogne, con una moglie che in realtà non conosceva e con 3 figli che in realtà...non erano nemmeno i suoi!
     
    .
13 replies since 19/11/2014, 12:13   158 views
  Share  
.