YONDO, il manga del tangaLe tristi (dis)avventure di uno scarso

Si ringrazia l'utente hanamichi per aver creato "dal nulla" questa storia di fantasia

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  1. Alex To Mars
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    CITAZIONE (Yondaime H0-Kage @ 18/12/2014, 09:58) 
    CAPITOLO 10

    I giorni continuavano a passare, e Yondo e Rin continuavano ad incontrarsi, tutti i giorni, alla stessa ora, allo stesso bar, sempre il solito tavolo.
    Così come un germoglio spunta dal terreno e cresce, trasformandosi da seme in pianta, se annaffiato regolarmente ed accudito con passione, allo stesso modo il seme della passione tra i due ragazzi aveva germogliato, era cresciuto e stava sbocciando in uno splendido fiore chiamato amore.
    Amore. Quel turbinio di emozioni, quel pout pourri di sentimenti che ci travolge senza che ce ne accorgiamo, come un mare calmo che diventa d'un tratto tempestoso, portandoci via dalla sicurezza della spiaggia, conducendoci al largo, facendoci sentire sperduti. Una tempesta che poi si calma e ci accorgiamo che altro non è che un vento caldo che ci accarezza, dondolati dalle dolci onde del mare.
    Un insieme di pensieri, emozioni, sensazioni, che sfociano in 2 parole. Ti amo.
    Ti amo.
    Questo fu ciò che Yondo le disse, dopo averla abbracciata. In risposta non udì la stessa cosa, ma ebbe un bacio che non lasciava nessun dubbio su quali fossero i sentimenti di Rin nei suoi confronti.
    Y: che ne dici se stasera ti porto a cena fuori? Non sai quanto mi farebbe piacere.
    R: farebbe molto piacere anche a me, ma non posso. Devo assolutamente andare a casa.
    Y: peccato.
    R: già. Però...
    Si fece tutta rossa in faccia.
    Y: Però?!
    R: però...se vuoi...potresti venire a cena da me.
    Y: dici sul serio?
    R: s...si. Stasera sono a casa da sola, e potrei cucinare per te.
    Y: sarebbe fantastico.
    R: ok, allora ti aspetto da me per cena.
    Y: non mancherei per niente al mondo.
    Rin spiegò a Yondo come arrivare a casa sua, gli diede un ultimo bacio e si avviò verso casa. Lui la seguì con lo sguardo, con aria sognante ed innamorata.
    Tornando verso piazza BioShout, si sentiva leggero come una piuma, tutti i suoni erano ovattati, vedeva le persone ma in realtà vedeva solo la strada. Ah l'amur, che effetto che fa. E sul viso, stampato un sorriso.
    Si preparò per la serata, doccia, barba, abiti puliti (ogni tanto, sapete com'è), bello come il sole, i pantaloni di vigogna...ma aveva dimenticato il Lucano.
    Una buona mezz'ora prima dell'appuntamento, s'incamminò seguò le indicazioni che la sua amata le diede. Nel tragitto incontrò Fantachimera e Unamico che stavano andando a fare bisboccia (nel senso di 2 bocce di vino a testa) in un bar.
    F: heilà Yondo.
    Y: hei Bestia. Ciao Una.
    F: assoreta.
    U: ciao Yondo. Dove te ne vai? Tutto bello pulito e profumato che non è da te? Vuoi venire a bere un goccio con noi?
    Y: no grazie, ma per stasera ho altri programmi ragazzi.
    F: a si? Ovvero?
    Y: vado a cena da Rin.
    U: ma dai!? E bravo il nostro Yondo. Cenetta romantica eh?
    Y: hem...hu...si, direi di si.
    F: brava la mia bestia, ti ho cresciuto proprio bene.
    U: taci Fanta, che vai ancora appresso a Michina.
    F: ma dai Una, lo sai che la mia Michina è la mia Michina.
    U: comunque Yondo, cosa le stai portando?
    Y: mmmm in che senso?
    U: Yondo non ci si presenta mai da una ragazza a mani vuote, soprattutto se t'invita a cena da lei.
    Y: ah giusto, non ci avevo pensato.
    F: e ti pare! Dai che ti consiglio io.
    U: taci Fanta, che tu sei abituato a portare a Michino mazzetti di frustini e simili.
    F: ma Una!
    U: Yondo, prendile un bel mazzo di rose, rosse mi raccomando. Ed in numero dispari. Semplice, classico, elegante e romantico.
    Y: grazie Una, sei un amico. Tu Bestia sei uno zozzone hehe.
    F: tu quoque, fili mii!!!
    Dopo una breve deviazione verso il fioraio del villaggio, Yondo giunse di fronte casa di Rin.
    Si sentiva agitato, emozionato, frastornato.
    Si fece coraggio, e suonò alla porta.
    Dopo poco, Rin aprì.
    R: ciao Yondo, benvenuto.
    Un bacio stampato sulle sue labbra gli rischiarì le idee.
    Y: ciao Rin. Queste sono per te.
    Le diede le rose. Un mazzo esageratamente grande di 73 rose rosse.
    R: ma grazie. Che dolce che sei. Ma non credi di aver esagerato!?
    Y: ma che dici!? Per te questo ed altro.
    R: prego accomodati.
    Yondo entrò, e la porta si richiuse alle sue spalle...

    Fantastico, vai Yondo che sta volta ci becchi!
    And remember :oppai:
     
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