| Beh...non vorrei riaccendere la polemica, ma non posso astenermi dal dire alcune cose:
1- attività motoria inesistente nelle piante? Beh, leggiti qualcosa sulle piante carnivore, come la trappola a scatto...
Trappola a scatto È probabilmente il meccanismo più spettacolare, poiché è uno dei rari casi in cui un vegetale è in grado di compiere dei movimenti talmente rapidi da farlo sembrare più simile ad un animale. La caratteristica forma delle foglie (simili ad una bocca irta di denti acuminati) contribuisce poi a rendere l'effetto ancora più appariscente. Esistono due tipologie di trappole a scatto, che si crede derivino da un antenato comune, presenti ciascuna in un'unica specie: la venus acchiappamosche (Dionaea muscipula) e l'aldrovanda (Aldrovanda vesiculosa). L'Aldrovanda è una pianta acquatica specializzata nella cattura di piccoli invertebrati; Dionaea è invece terrestre e caccia soprattutto mosche ed altri insetti volanti. Le trappole sono molto simili: presentano delle foglie la cui regione terminale è divisa in due lobi, incernierati lungo la nervatura centrale. Al loro interno si trovano dei peli innescanti sensibili al tatto (tre su ogni lobo nel caso della Dionaea; molti di più nel caso dell'Aldrovanda). Quando i peli vengono piegati provocano l'apertura dei canali ionici nelle membrane delle cellule alla loro base, generando un potenziale d'azione che si propaga alle cellule della nervatura mediana. Queste cellule rispondono pompando nell'ambiente extra-cellulare ioni potassio. Questo può causare perdita di acqua, che fuoriesce per osmosi, provocando il collasso delle cellule della nervatura, o può portare ad una rapida crescita acida. La questione su quale sia il meccanismo d'azione è ancora molto dibattuta, ma in ogni caso il risultato è che i lobi, che sono mantenuti sotto pressione, si chiudono a scatto. Questo processo dura circa un secondo (molto meno se la pianta è in buone condizioni) Nella venus acchiappamosche, le chiusure futili (in risposta a gocce di pioggia od alla caduta di detriti) sono prevenute da una semplice memoria posseduta dalle foglie: per chiudersi sono infatti richiesti due stimoli distanti tra 0.5 e i 30 secondi. È inoltre necessario che la stimolazione continui anche dopo la chiusura della foglia perché la digestione abbia inizio, in caso contrario la foglia si riapre dopo poche ore (una giornata circa). Lo scatto delle foglie è un tipico caso di tigmonastia, un movimento indiretto provocato dalla variazione di turgore delle cellule in risposta ad uno stimolo tattile. L'ulteriore stimolazione delle superfici interne dei lobi, generate dal dibattersi dell'insetto, induce questi a chiudersi sempre più per avvolgere la preda (tigmotropismo). Saldandosi ermeticamente, i lobi formano una sorta di stomaco nel quale avviene la digestione, che dura da una a due settimane. Le foglie possono essere riutilizzate tre o quattro volte prima di diventare insensibili alla stimolazione e morire.
2- le piante non soffrono...se non urlano come gli animali, non vuol dire che non soffrono...ti lascio leggere un articolo del 2010
3- le piante non hanno un sistema nervoso...altro articolo
Ora...studio o non studio, scienza o non scienza, non esiste una verità assoluta in questo mondo...gli scienziati ancora non hanno capito come funziona l'universo (non riescono nemmeno a trovare una parte di energia che manca nei loro calcoli, ma che teoricamente dovrebbe esserci). Esiste la Neurobiologia vegetale, snobbata da molti, ma non per questa priva di fondamento. In passato molto spesso gli scienziati hanno dovuto ritrattare le proprie idee e teorie: a cominciare dalla geometria euclidea, creduta l'unica verità geometrica fino al 1800, quando furono fondate le geometrie non euclidee (e la relatività generale di einstein si basa proprio su una di queste, perché nella geometria euclidea non avrebbe senso); per non parlare della fisica...inizialmente esisteva la fisica meccanica, poi sono state fondati altri rami, perché la meccanica non bastava a spiegare tutto (infatti c'è la fisica quantistica e anche quella relativistica)...sempre in fisica c'è l'elettromagnetismo che creò il caos tra gli scienziati... Potrei andare avanti per ore a fare esempi...tutto questo per dire che molte delle conoscenze che abbiamo derivano da studi recenti che hanno surclassato credenze ritenute verità assolute; ma le scoperte andranno avanti in eterno, quindi solo perché la maggior parte degli scienziati crede che le piante non abbiano sentimenti, ciò non vuol dire che sia vero. Mi ricordo una frase del mio prof di fisica: "Ciò che state studiando potrebbe essere un mucchio di bugie, che presto o tardi potrebbe essere confutato da nuove teorie". Quindi, io personalmente credo che i vegetariani siano degli ipocriti perché le piante sono al pari degli animali degli esseri viventi capaci di intendere e di volere...potrò sbagliarmi, ma potrei avere anche ragione, ma non sopporto che la gente scarti a priori un'ipotesi che potrebbe essere valida, solo per sentirsi superiore o con la coscienza a posto. |
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